Terapie alternative: il benessere senza farmaci

Come contrastare l’avanzare della demenza con le terapie alternative senza l’utilizzo di farmaci

Tutte le forme di demenza senile inducono il cervello ad un precoce invecchiamento. Tuttavia, la progressiva perdita di autosufficienza e molti altri sintomi della patologia non sono direttamente legati al cervello intaccato dalla malattia, ma sono conseguenza di un profondo disagio psicologico. I farmaci, quindi, non sono sempre la soluzione più efficace: spesso delle terapie alternative ,o terapie non farmacologiche, che agiscono sulla parte sana del cervello risvegliando un potenziale sopito, sanno apportare maggiori benefici.
terapie alternative
La condizione di ansia in cui gli anziani sono immersi, soprattutto se malati, può venire accentuata dall’ingresso in una RSA. Per l’ospite, entrare in un ambiente tanto estraneo significa spezzare una catena di gesti quotidiani e di abitudini, nonché distaccarsi da luoghi e persone che rappresentavano un punto di riferimento. La reazione è spesso una totale chiusura nei confronti del mondo circostante che può tradursi in comportamenti aggressivi oppure in stati depressivi che scivolano in una totale apatia e passività.

Alla luce di queste considerazioni, non si può negare che spesso agire sulla parte sana del cervello per risvegliare l’identità della persona e la sua capacità comunicativa utilizzando delle terapie alternative può portare a risultati più soddisfacenti e duraturi.

I giardini sensoriali

Il giardino sensoriale rientra tra le terapie alternative e permette allo spazio fisico di diventare terapeutico. Questi spazi verdi sono strutturati in maniera tale da fornire a chi vi passeggia un costante stimolo che possa sollecitare a turno i cinque sensi con fiori dai colori sgargianti, piante aromatiche, giochi d’acqua o di vento dai suoni rilassanti, frutti e ortaggi da gustare e foglie carnose o cortecce scabrose per risvegliare il senso del tatto. Questo tipo di contesto cattura l’attenzione dell’anziano e lo aiuta a ristabilire un contatto con il mondo esterno, rilassandolo, incuriosendolo e rievocando in lui ricordi piacevoli legati a parchi, giardini ed altri luoghi verdeggianti.

Musicoterapia

Tra le terapie alternative, la musicoterapia risulta essere la più completa dal punto di vista dei benefici che apporta. Anche questa agisce sull’aspetto comunicativo perché la musica e il canto possono creare facilmente un momento di solidarietà e condivisione in cui un gruppo di persone riesce ad interagire con facilità. Tuttavia, anche le sedute individuali possono favorire l’interazione tra il paziente e l’operatore perché il malato, abbandonandosi al flusso dei ricordi e delle emozioni, riesce a comunicare il suo stato d’animo in modo più spontaneo. Inoltre, concentrarsi sulla musica allenta la preoccupazione che si prova nei confronti della propria persona, riducendo l’ansia e rendendo più sopportabile il dolore. Inoltre, la musicoterapia ha benefici anche dal punto di vista fisico perché rilassa i muscoli, spesso contratti dall’angoscia o dal dolore, ed è anche uno stimolo alla motricità grazie al ritmo.

Robot Therapy

La pet therapy è un’ottima terapia non farmacologica, ma è spesso difficile da praticare perché non tutte le RSA hanno la possibilità di accudire degli animali domestici. La Robot Therapy è una valida alternativa. Si è cominciato a praticarla con “Paro”, un robot progettato da un team giapponese, il quale riproduce un cucciolo di foca ideato per esprimere emozioni. L’animaletto di peluche suscita tenerezza nell’anziano, lo aiuta a superare l’apatia depressiva in cui può sprofondare in un ambiente estraneo e risveglia in lui l’istinto di prendersi cura di una creatura più fragile, fatto che aumenta la sua autostima e lo distrae dal suo disagio psico-fisico.

Sand Therapy

Tra le terapie alternative, sia per bambini e adolescenti che per adulti, si annovera anche la sand therapy, elaborata negli anni ’50 del secolo scorso da Dora Kalff, paziente e poi allieva di Carl Gustav Jung. Questa attività consiste nel costruire un mondo immaginifico utilizzando un contenitore chiuso e riempito di sabbia e una serie di miniature che consentono di ricreare qualsiasi ambiente. Questo “gioco” permette di esprimersi e di comunicare il proprio stato d’animo in maniera spontanea ed utilizzando la gestualità manuale al posto del linguaggio verbale, spesso fra le primissime facoltà ad essere intaccate dalla demenza senile.